giovedì 28 agosto 2008

SVEZIA #8: lunedì 25 agosto

Ore 15.58.
Sono all'aeroporto di Skavsta.
Dopo un'ultima mattina da turista dedicata ai souvenir e alle cartoline per i parenti, ho preso il bus e sono arrivato fin qui, e fra breve volerò in Italia, verso casa.
Cosa posso dire? E' stata una bella vacanza, che resterà di sicuro nella mia memoria. A ripensarci mi pare sia passato molto più che una sola settimana, segno che di cose ne ho fatte, e penso ne sia un'ulteriore prova il dolore che sento ai piedi, che vi assicuro sono un po' consumati sotto...
Non è facile descrivere quello che ho visto, i posti in cui sono stato, ma è molto più difficile, forse impossibile, descrivere le emozioni che ho provato. Fatto sta che in questo momento, se dovessi spiegare con una sola parola il mio stato d'animo, direi: leggero. Poche volte mi sono sentito così sereno, con questa vaga sensazione di benessere nella mente e nel corpo (eccetto che nei piedi, chiaramente). Sto bene, ecco. E torno a casa con quest'aria in corpo, torno a casa contento, felice di ritrovare la mia vita vera, e questa è una cosa che non accadeva da tanto tempo.
Non so se consiglierei a chiunque un'esperienza come questa. Immagino che a molti possa sembrare una sciocchezza, che molti siano in grado di andare ben oltre, ma per me che non ho mai viaggiato tanto, per me che non ero mai stato così tanto tempo lontano da casa completamente da solo, per me che non avevo neanche mai dormito in tenda, è stata una bella prova.
Non è stato neanche tutto così semplice comunque, qualche momento difficile c'è stato, qualche momento in cui mi sono chiesto cosa diavolo stessi facendo, trovarsi nel bel mezzo del niente senza possibilità di chiedere aiuto, in posti che se per caso scivoli giù da una scarpata e ti fai male rischi che ti ritrovino tra chissà quanto tempo, senza scambiare una parola con nessuno per giorni, senza parlare in italiano con nessuno a parte una manciata di telefonate dei miei genitori, vittima dei capricci del tempo, senza doccia, senza tanto cibo...
Ma una volta accettate queste cose, una volta superate le prime incertezze, una volta calato realmente nello spirito di questo viaggio, ho trovato un'esperienza in grado di scuotermi dentro.
Potrei sembrare esagerato, in fondo è stata una manciata di giorni in giro, ma posso assicurare che per me è valsa più di tante settimane anonime intrappolato nella mia vita.
Quello che mi basta e che spero è di poter usare questi pensieri, questi ricordi per vivere un po' meglio. In fondo si tratta di questo, sopravvivere nel miglior modo possibile, aiutandoci con le piccole cose che raccogliamo qua e là nel nostro vagare.

Album del giorno: Beach House - Devotion.
Canzone del giorno: Home Again.