giovedì 28 agosto 2008

SVEZIA #5: venerdì 22 agosto

Ore 8.38.
Oggi me ne torno verso la città, lascio la natura selvaggia e spero anche il brutto tempo, che anche oggi è nuvoloso in maniera preoccupante, e continua a piovviginare, e già le mie scarpe non si possono definire propriamente asciutte.
Il tempo qui è davvero strano, non riesce mai a piovere per tanto tempo, perché le nuvole si spostano a velocità talmente alta da sembrare irreale; a guardare il cielo certe volte sembra che la realtà viaggi a velocità doppia rispetto al normale.
Stasera dovrei arrivare alle porte di Stoccolma, dormirò appena fuori la città e poi da domani farò il turista vero.

Ore 18.01.
Un po' di quiete, un po' di relax. Quantomeno mi sono tolto le scarpe, che oggi alla fine dei conti ho camminato moltissimo, molto più di quel che pensavo fosse necessario.
Davanti a me: Stoccolma. Da qui posso vedere Kaknastornet, la torre delle telecomunicazioni, alla mia sinistra; dritto davanti a me posso scorgere la torre al centro di Skansen, nell'isola di Djurgarden; appena un po' più a destra, da dietro la vegetazione si vede spuntare la città. Tra me e lei una distesa di prati di un verde così brillante da sembrare finti.

Vivono in un posto davvero invidiabile questi svedesi: una metropoli, la capitale della Scandinavia, e alla sera in pochi minuti possono venire qui a camminare, correre, giocare; quelli che stanno un po' fuori invece, con poche centinaia di metri sono in mezzo a natura incontaminata, boschi e laghi.
Fidatevi, la Svezia è davvero un bel posticino, anche per viverci, mi sa; farà un po' freddo, e le giornate sono abbastanza cortine per la maggior parte dell'anno, però...
Adesso aspetterò il tramonto, poi monterò la tenda, farò la cacca, mangerò qualcosa e andrò a nanna.


Ore 21.30.
Forse la differenza principale che ho avvertito in questi giorni rispetto alla mia vita abituale (oltre evidentemente al fatto di trovarmi in Svezia), riguarda il tempo.
Certo, vivere basandosi sul sole e non sulla sveglia e l'orologio è già un cambiamento conisderevole, ma il discorso è più complesso. Quando sono a casa è il tempo a condizionare tutto, qualsiasi attività, qualsiasi cosa; restare un'ora senza far niente a volte è un dramma, ho spesso la sensazione che far niente significhi perdere tempo. Qua no, qua il tempo me lo sto godendo ogni minuto; ho passato ore a guardare un lago, o le nuvole, e in quei momenti ho avuto la netta sensazione di non aver mai impiegato il mio tempo in maniera migliore.

Album del giorno: Fleet Foxes - Fleet Foxes.
Canzone del giorno: White Winter Hymnal.