mercoledì 27 agosto 2008

SVEZIA #3: mercoledì 20 agosto

Ore 4.51.
Alba. In questo momento sono su una spiaggetta che mi godo l'alba svedese.
Potrei facilmente essere l'unica persona sveglia nel raggio di chilometri.

Ore 8.50.
Dopo l'alba ho ripreso sonno, ho dormito un sacco stanotte, che ieri notte non avevo dormito quasi niente.
Novità: ho fatto il fuoco!
Cioè, l'uomo ci ha impiegato migliaia di anni per fare il fuoco, io mi sono svegliato e in quattro e quattr'otto ho fatto il fuoco. Ok, avevo l'accendino e la gazzetta di lunedì da bruciare, però insomma, ho pur sempre fatto il fuoco e mi sono regalato una colazione calda.
Segnalo che per ora non ho avuto a che fare con nessuna zanzara, al posto delle zanzare qui ci sono libellule, libellule dappertutto, e non sembrano ostili.

Ore 18.16.
E anche per oggi posso fermarmi e montare la tenda. Ho camminato molto e ammetto che la fatica si fa sentire, tanto che tutte queste cose che vedo darebbero diversi spunti per scrivere discorsi memorabili, ma sono troppo stanco per riuscirci...
Comunque si tratta di una fatica diversa, non è come tornare a casa dopo 6 ore di lezione, o 8 ore di lavoro: distendersi sul sacco a pelo, chiudere gli occhi, sentire la schiena che si rilassa, il corpo che si scioglie sopra la terra calda, dopo una giornata passata a camminare tra boschi, ruscelli e laghi dà un certo godimento che faccio fatica a tradurre in parole.
Questo viaggio non è affatto semplice, e soprattutto non è finito, però comincio a sentire le sensazioni che speravo di vivere. Passare da un giorno all'altro dal divano a guardare le Olimpiadi a dormire in tenda da solo in mezzo a un bosco in Svezia è un bel salto e non è stato propriamente come alzarsi dal divano e andare in camera da letto, però mi è bastato poco per entrare in questa strana nuova dimensione; cercare il posto giusto per la tenda, ascoltare il vento e guardare le nuvole per capire se sia il caso o no di aspettarsi la pioggia, cercare legna asciutta per far fuoco, lavarsi con acqua raccolta un po' qua e un po' là nudi in mezzo al bosco... mi piace, non mi sento affatto fuori luogo, superato il primo impatto mi pare tutto così normale.
Credo abbia tutto un po' a che fare con una specie di spirito di adattamento, di sopravvivenza, qualcosa di molto primitivo o animalesco che fa parte dell'uomo, e che è semplicemente nascosto da qualche parte dentro di noi.








Ore 21.20.
Ho fatto la cacca.


Album del giorno: Kings Of Convenience - Quiet Is The New Loud.
Canzone del giorno: Cayman Island.
"if only they could see, if only they had been here, they would understand, how someone could have chosen to go the lenght I've gone, to spend just one day riding holding on to you, I never thought it could be this clear"
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