mercoledì 27 agosto 2008

SVEZIA #2: martedì 19 agosto

Ore 6.39.
Sono già sveglio, e i motivi sono principalmente due: ho un po' di cose da sistemare prima di mettermi in cammino e i gabbiani, che si sono messi a sbraitare appena hanno visto un po' di luce, cioè alle 4 e mezza circa.
La prima notte da solo in tenda in Svezia l'ho passata in una piccola spiaggetta/parchetto a pochi passi dal centro della città; è stato un po' strano, visto che praticamente non ho mai dormito in tenda da solo, ma ci si abituerà anche a questo.
Dopo aver preso su tutte le mie cose ed essermi diretto verso la stazione centrale ho incontrato: decine e decine di svedesi che facevano jogging (ed erano le 6 di mattina), ciclisti in maniche e pantoloni corte (ed è freddino), due lepri, un matto che faceva il bagno (che mi si è gelato il sangue nelle vene solo a guardarlo, che saranno non più di una dozzina di gradi, e non oso immaginare la temperatura dell'acqua).

Ore 11.58.
Sono in partenza.
Ho visto un bambino con le ruote. Aveva delle ruote sulle scarpe, e sfrecciava sulle ruote e quando voleva fermarsi si inclinava in avanti e si fermava appoggiando la punta per terra. Bellissimo. Gran popolo, gli svedesi.

Ore 14.23.
Passo sotto all'arco e comincia ufficialmente l'avventura (segnalo che solo per trovarlo quell'arco ho fatto una fatica enorme, che dalla fermata delle metropolitana è più distante di quel che sembrava dalla cartina, e che fa un caldo esagerato adesso, e che il mio zaino pesa un po' meno di me, ma non tanto meno).

Sono abbastanza sorpreso per quanto è popolato il sentiero, almeno all'inizio, è pieno di svedesi e cani di svedesi che camminano e che corrono, e che mi salutano e mi parlano in svedese, e io non è che lo svedese lo mastichi molto (so giusto salutare, ecco) e sicchè faccio sempre di sì con la testa e sorrido. Vabbè.

Ore 19.13.
Bene. Per oggi basta, ora ci godiamo un meritato riposo, che sono davvero stanco, forse troppo, ma non sapevo bene fino a dove potevo arrivare.
Stasera allora cena frugale e notte in riva al lago. Come paesaggio niente male, come era facile attendersi.









La giornata si era aperta con qualche dubbio, in fondo non so bene neanche io cosa sto facendo, poi però, sarà stata la splendida giornata di sole, saranno stati i paesaggi, sarà che sto cominciando a entrare nello spirito dell'avventura, devo dire che me la sono goduta.

Album del giorno: Sigur Ròs - Agaetis Byrjun.
Canzone del giorno: Svefn-g-englar.
Uscire dalla tenda con Svefn-g-englar nelle orecchie mentre il buio cala silenziosamente sulle onde di un lago in un punto non ben definito della Svezia è una di quelle esperienze che posso augurarvi di vivere.